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Ilena Li Mura

Punto. E accapo.

Aggiornamento: 20 nov 2020



E' sempre una questione di punteggiatura.


Ci sono quelli che mettono i puntini di sospensione alla fine, sempre alla fine, perché così ti fanno credere che di una fine non si tratti e tu puoi vederci ciò che vuoi... ciò che desideri...

ciò che non esiste...

Ma dopo c'è sempre uno spazio bianco, dopo c'è sempre uno spazio vuoto.

Ho conosciuto una persona che metteva tanti punti di sospensione quante erano le donne che lasciava, lì, sospese.


Poi ci sono quelli che mettono le virgole a caso, anche tra soggetto e verbo, loro mettono le virgole, meglio di più che di meno. La frase non suona bene? Mettiamo, una, virgola, forse, rende, meglio.

Sono gli accumulatori seriali di cose, parole, persone.

Del senso della frase a loro importa poco, difficilmente si rileggono, difficilmente ti rileggono.

Per loro sei solo una virgola in più.

Da persone così mi sono sempre tenuta distante, troppa folla lì in mezzo, troppe parole.


Poi ci sono i nostalgici, quelli che usano il punto e virgola.

Ma voi lo vedete più il punto e virgola nelle frasi? Non è più di moda, vero?

Un punto e virgola richiede una frase abbastanza lunga. Una di quelle frasi dense di significato che è un peccato interrompere con un punto. Ma chi legge più frasi del genere? In un'epoca come questa, fatta di istantanee di vita, momenti, pensieri, così veloci da essere dimenticate nel momento in cui nascono.

Conosco poche persone che usano ancora il punto e virgola, una di queste è mio padre.

Sono persone di un'altra epoca, per fortuna più lenta, per fortuna.


Poi ci sono le persone come me, che mettono i punti.

Sulle i li metto spesso, dicono, sono una persona precisa, dicono.

Io in realtà il punto l'ho sempre messo alla fine, di amicizie, amori, esperienze, lavori, cose, pensieri.

Il punto è pulito. Chiarisce e finisce.

Il punto rende giustizia alle cose vere.

Ve lo immaginate un ti amo... ti amo, ti amo; ti amo: ti amo?

Ti amo. Così bisogna dirlo, così bisogna viverlo.


A me piace il punto perché mi ha sempre dato la possibilità di finire e iniziare, di andare accapo.

Così quando mi rileggo, ogni frase ha un senso, ogni esperienza ha un senso.

Il senso compiuto che tutti cerchiamo.

A volte bisogna mettere un punto per trovare il proprio senso compiuto.

Andare accapo.

Iniziare, di nuovo.


Iniziate a trovare il vostro senso compiuto.

Mettete un punto.

E andate accapo.

 

Ilena Egle Astrid Li Mura


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1 Comment


marco
May 24, 2020

Brava!

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